Come l’uom s’etterna è un’esperienza artistica che intreccia la profondità dei versi di Dante Alighieri con la potenza evocativa della musica orchestrale. Creato da Massimo De Lillo, questo melologo celebra i settecento anni dalla morte del poeta, conducendo il pubblico in un viaggio senza tempo attraverso Inferno, Purgatorio e Paradiso.
L’opera, commissionata dalla ICO Sinfonica della Città Metropolitana di Bari, si sviluppa in sette episodi che rappresentano momenti iconici della Divina Commedia. L’accompagnamento musicale, unito alla recitazione appassionata di Maurizio Pellegrini, offre un’immersione completa nel mondo dantesco, trasformando la poesia in un’esperienza multisensoriale.
L’Inferno prende vita con la drammaticità della selva oscura e l’incontro tra Dante e Virgilio, simbolo della ragione che guida nell’oscurità. Il racconto struggente di Paolo e Francesca rappresenta il tormento dell’amore impossibile, mentre la figura di Ulisse incarna l’audacia e il fallimento umano. Il viaggio si conclude tra le visioni infernali del conte Ugolino e la terrificante maestosità di Lucifero.
Nel Purgatorio, la narrazione si fa più luminosa. Il canto di Casella porta conforto e speranza, mentre l’apparizione di Beatrice sul monte Purgatorio segna il passaggio verso la redenzione. Questa fase del viaggio invita a riflettere sulla possibilità del cambiamento e della purificazione, un tema che tocca profondamente la condizione umana.
Il Paradiso, punto culminante dell’opera, conduce il pubblico alla contemplazione della rosa dei beati e alla preghiera alla Vergine. La musica si fa eterea, amplificando la solennità delle parole di San Bernardo e la visione finale di Dio. In questo momento, l’unione tra parola e suono raggiunge il suo apice, offrendo un’esperienza spirituale e artistica unica.
Come l’uom s’etterna non è solo un tributo alla grandezza di Dante, ma un’opera che parla anche al presente. La commistione tra musica e poesia invita a interrogarsi su questioni universali come la fragilità umana e la tensione verso il trascendente. Inoltre, l’inclusione di studenti nella declamazione del XXXIII canto del Paradiso rende il progetto ancora più significativo, avvicinando le nuove generazioni a un patrimonio culturale inestimabile.
L’evento avrà luogo nella suggestiva cornice della chiesa di San Nicola a Torre a Mare ( Il quartiere è situato all’estrema periferia sud-est della città di Bari), un luogo che amplifica il senso di spiritualità e introspezione dell’opera. Al termine, il pubblico avrà l’opportunità di partecipare a un’intervista con Maurizio Pellegrini, che svelerà i retroscena e l’evoluzione dell’allestimento, offrendo una prospettiva unica sull’opera.
Cosa è un melologo?
Il melologo è una forma d’arte che unisce parola e musica. Nato nel XVIII secolo, il termine deriva dal greco antico mélos (melodia) e lógos (parola). In un melologo, i monologhi sono accompagnati da passaggi musicali che ne enfatizzano le emozioni e segnano i momenti di transizione. Tra i primi esempi di melologo troviamo il Pigmalione di Jean-Jacques Rousseau, composto nel 1762.
Nel XIX secolo, opere come il Lenore di Franz Liszt hanno esplorato ulteriormente questa forma espressiva, mentre nel XX secolo compositori come Arnold Schönberg e Igor Stravinskij hanno ampliato i confini del melologo. In tempi recenti, il genere ha trovato nuove applicazioni, come negli audiolibri, dove i tempi narrativi si dilatano e l’accompagnamento musicale arricchisce la narrazione.
Come l’uom s’etterna rappresenta un’evoluzione contemporanea del melologo, portando in scena un dialogo emozionale tra poesia e musica che rende omaggio alla tradizione e al tempo stesso la rinnova.
Fonte: Sito della Città Metropolitana di Bari